Descrizione dell’opera:
Nella novella “La pelle dipinta” un demone indossa una bella pelle umana. Weng accoglie una fanciulla scappata dall’abitazione di una ricca famiglia a cui i genitori l’avevano venduta come concubina. Ma scopre che sotto la sua pelle dipinta si cela un demone. Attraverso il mostro celato nelle belle fattezze umane, ossia la pelle, viene descritta la superficialità degli uomini e dei loro desideri. I punti vulnerabili degli uomini devono essere protetti dalle virtù, così, attraverso lo splendore e la bellezza della natura umana, anche la gente comune può dar vita a storie straordinarie allontanando gli incubi dalla vita.
Le opere selezionare sono state esposte negli spazi della Galleria Tina Modotti – Udine
Giuria tecnica composta da:
- Barbara Jelenkovich – illustratrice (presidente di giuria)
- Fabio Babich – fumettista
- Maria Cuttini – hacker artist
- Cinzia Englaro – grafico e digital designer
- Massimo Miani – grafico (Far East Film Festival)
Valutazione dell’opera:
Sottopelle
Ottime qualità narrative unite ad un intelligente uso delle forme. La giuria apprezza la coesione stilistica tra segno grafico e colore.
Tema del concorso: La Metamorfosi
Tema centrale nel folklore orientale è la trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di diversa natura, maligna o benigna, per insegnare, aiutare, guidare, oppure dissimulare, ingannare, soggiogare.
Protagonisti sono molto spesso animali o spiriti, la cui funzione cambia da un Paese all’altro, come per le volpi, che in Cina si trasformano in belle fanciulle per ingannare gli uomini, in Corea si saziano col cuore dei morti, mentre in Giappone sono segno di buon augurio e messaggere d’Inari, divinità dell’abbondanza; oppure mutaforma dispettosi come i Tanuki (cane procione) che possono diventare oggetti o uomini, per confondersi tra loro oppure truffarli.
La Metamorfosi è anche il cambiamento dopo il raggiungimento di un risultato, come nella leggenda cinese delle carpe, che possono diventare draghi immortali una volta risalito il fiume giallo e saltata la porta del drago.
Per questa mostra vi chiediamo di andare alla ricerca delle più strane, belle, terribili e perturbanti Metamorfosi presenti nelle leggende orientali, esplorando il folklore e le cosmogonie di ogni Paese che ne fa parte, portando alla luce ciò che di più sconosciuto avete trovato, immedesimandovi nello spirito e nello stile tipici di questo festival.